Odontoiatria Naturale Integrativa

Laser

Il laser (acronimo dell'inglese «light amplification by stimulated emission of radiation», in italiano «amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione») è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente. Il termine riassume in poche parole un percorso complesso e affascinante che parte da molto lontano e che ha comportato una vera rivoluzione nella fisica classica.
Questa tecnologia è quindi basata su un elemento naturale: la luce.
La luce è la fonte di energia che consente la vita sul nostro pianeta e che ne ha permessa la nascita, catalizzandone le prime reazioni biochimiche. La luce è una radiazione elettromagnetica in grado di trasportare energia, convertita, per esempio, in energia chimica nella fotosintesi clorofilliana, in energia termica riscaldando il pianeta, in energia bioelettrica a livello dei fotorecettori della retina.
La tecnologia laser applicata alla medicina è ormai una realtà consolidata, che ha trovato applicazioni spesso decisive per il progresso di branche quali l’oculistica e la dermatologia.
In odontoiatria Il percorso è stato più difficile, lento e contrastato, sia per fattori culturali sia per la minore evidenza di reali benefici nei confronti delle tecniche tradizionali.
La distanza è stata ormai superata e le possibilità del laser di essere utilizzato come strumento d’elezione o come assistenza alle pratiche convenzionali sono supportate da un’ampia e convincente letteratura, lasciando aperte le possibilità per nuovi progressi e sviluppi.

La risonanza cellulare generata dalla superpulsazione laser permette oggi, attraverso poche sedute, un importante effetto nel trattamento del dolore, dell’infiammazione e dell’edema.
L’approccio al suo utilizzo impone tuttavia un radicale cambiamento della manualità e della percezione degli effetti: si lavora, infatti, con un raggio di luce in assenza delle sensazioni tattili e alle volte di quelle visive, amplificando le differenze con gli strumenti utilizzati nella pratica tradizionale.
Per il professionista che si approccia a questi strumenti innovativi, è necessaria soprattutto una conoscenza dei meccanismi fisici e degli effetti biologici della luce laser, sia per sfruttarne appieno le possibilità individuando le opportune indicazioni, sia per evitare danni e per essere in grado di modulare i parametri di applicazione in base al paziente, ai tessuti che si stanno trattando e alle loro condizioni locali, così come, comunque, ci si comporta quando si utilizzano strumenti o si prescrivono farmaci tradizionali.

La sua efficacia consiste proprio nella reale penetrazione tissutale grazie all’azione di due diodi: uno ad alta potenza nella lunghezza d’onda dell’infrarosso (pulsato e superpulsato) e uno continuo nella lunghezza d’onda del rosso, che permettono di trasmettere al tessuto un’elevata potenza concentrata nei diversi livelli sottocutanei.
L’alta densità di energia, la differente biostimolazione ottenuta attraverso la variazione di frequenza e la superpulsazione consentono di operare trattamenti rapidi grazie all’effetto fotomeccanico della luce laser che trasforma, a livello molecolare, l’energia luminosa in energia meccanica.

Il laser negli studi odontoiatrici.

Negli studi odontoiatrici è utilizzato il laser a diodi, uno strumento di tecnologia avanzata che offre importanti vantaggi in termini di efficacia clinica e di comodità per il paziente.
La peculiarità del laser è di sfruttare la potenza del raggio luminoso monocromatico ad alta brillanza in sostituzione all'azione dei tradizionali bisturi e trapani agendo sui tessuti con selettività, in base al loro colore e alla quantità di liquidi contenuti nei tessuti.

Per la terapia si utilizza un apparecchiatura completamente gestita da un microprocessore di ultima generazione che adotta la tecnologia delle fibre ottiche per trasmettere la luce laser dalla sorgente all’area di trattamento.
A livello generale gli ambiti di utilizzo in odontoiatria spaziano dalla cura delle carie e della parodontite (piorrea) alla chirurgia orale e implantologica con particolare indicazione per le cure odontoiatriche dei bambini.

A livello delle varie branche dell’odontoiatria:

Inoltre può essere usato in tutte le altre terapie odontoiatriche che possono avere conseguenze dolorifiche come ad esempio tutta la chirurgia e le sedute di detartrasi (ablazione del tartaro).
Gli enormi vantaggi soprattutto procedurali offerti dall'impiego in Odontoiatria di questa tecnologia e in pratica l’assenza di controindicazioni, induce il professionista moderno all’utilizzo di questo straordinario raggio di luce in alternativa alle tecnologie tradizionali.

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