Odontoiatria Naturale Integrativa

Ozonoterapia

L’ozonoterapia è un processo curativo basato sull'utilizzo di una miscela di ossigeno ed ozono.

E’ considerata una terapia di tipo “naturale” proprio perché si avvale di questi due elementi presenti in natura e ci permette di intervenire in maniera rapida, delicata, sicura ed efficace contro la carie.

L’ozonoterapia permette di trattare in modo assolutamente rapido e indolore tutti i pazienti, soprattutto i dentini dei bambini evitando loro ogni rischio derivante dall’uso di anestesia e trapano.

L’ozono è chimicamente una forma allotropica (cioè che si presenta in forme diverse) dell’ossigeno.

È conosciuto per le sue qualità di protettore dell’ambiente grazie allo “strato” che forma attorno alla terra con funzione di schermo naturale contro le radiazioni ultraviolette contenute nella luce solare; famoso è soprattutto il “buco dell’ozono” ovvero la riduzione della sua presenza stratosferica che si ripete ciclicamente, specialmente in primavera, sopra le regioni polari.

Si trova anche nell’aria che respiriamo e ne possiamo avvertire chiaramente la presenza in montagna, dopo un temporale, con l’inconfondibile odore di fresco e pulito che entra nelle nostre narici.

Questo elemento, da oltre cento anni, è utilizzato in medicina, senza effetti negativi, per il trattamento di malattie.

Lo sviluppo di specifiche ricerche ha permesso di studiare ed elaborare un’apparecchiatura capace di erogare ozono direttamente sulla lesione, alla concentrazione richiesta e in condizioni di assoluta sicurezza per il paziente.

Gli studi odontoiatrici moderni, in continua evoluzione, proprio in conformità con l’uso di tecnologie innovative, hanno adottato l’ozonoterapia confermandone l’utilità ed efficacia e facendola diventare uno dei trattamenti più usati per la cura dei propri pazienti.

A cosa serve e come agisce?

La carie viene abitualmente curata con metodiche “invasive” che prevedono l’uso del trapano per rimuovere la sostanza dentale malata e permettere di detergere l’area infetta,. Questo protocollo viene seguito da decenni ed è ancora generalmente utilizzato per svariate indicazioni.

Questa nuova metodologia, alternativa, è invece di tipo “non-invasivo” e si avvale di tecniche innovative in grado di “curare” in alcune situazioni, in maniera indolore il dente malato.

In alcuni casi, l’ozonoterapia è usata in abbinamento al metodo tradizionale, in modo da aumentare l’accessibilità e permettere una migliore disinfezione.

Applicata sulla superficie cariata del dente, riesce a ottenere un efficace controllo della carie, perché è in grado di arrestare lo sviluppo dei batteri ed eliminarli progressivamente. L’ozono è indicato anche per altri problemi del cavo orale quali: trattamento di colletti ipersensibili, afte ed herpes, disinfezione delle superfici trattate, oltre che essere usato in endodonzia (devitalizzazione dei denti) e in implantologia.

Quali vantaggi comporta?

L'utilizzo dell'ozonoterapia, come già indicato, permette di intervenire sulla carie iniziale e superficiale in modo “non invasivo” evitando sia l’utilizzo del trapano sia l’iniezione di anestetico sul paziente. Per carie profonde, tuttavia, può essere utilizzata dopo l’intervento con i mezzi tradizionali.

Il trattamento con ozono è completamente indolore, semplice e di durata ridotta.

Come funziona?

Le apparecchiature odierne erogano ozono attraverso una morbida cappetta in silicone solo se questa si mantiene sigillata ermeticamente al dente. La procedura clinica consiste nella pulizia della superficie da trattare con uno spazzolino per rimuovere la placca presente sulla superficie dei denti, nella loro asciugatura con un getto d’aria e nel posizionamento della cappetta di silicone sulla superficie del dente con una leggera pressione e infine nell’attesa del bip di fine applicazione. L’ozono lavora all’interno della cappetta, dopo che la macchina vi ha creato il vuoto. Ogni mancanza di ermeticità nel sistema chiuso viene immediatamente identificata con il conseguente blocco dell’erogazione. Alla fine del trattamento tutto l'ozono viene aspirato e ritrasformato in ossigeno. Il tutto senza alcun fastidio per il paziente, senza rumori o vibrazioni, senza uso di anestesia e senza uso di strumenti terrificanti!

Una volta che i batteri sono stati eliminati dalla zona interessata, viene posto uno speciale liquido o gel minerale sulla parte ripulita del dente, che ne stimola il processo di re-mineralizzazione.

Quindi non solo si arresta la carie, ma la sostanza malata sottoposta a ozonoterapia, si re-mineralizza e si indurisce entro 4-12 settimane.

La re-mineralizzazione dipende soprattutto dalla collaborazione dei pazienti: una buona igiene orale non solo aiuta la prevenzione, ma permette una più veloce guarigione dopo il trattamento.

È necessario quindi usare il dentifricio almeno due volte al giorno e seguire una dieta alimentare equilibrata.

Come sappiamo se il trattamento è riuscito?

Bisogna tornare dal proprio odontoiatria generalmente dopo 4-6 settimane, oppure prima se necessario, per controllare che la lesione stia guarendo. Nella quasi totalità dei casi la carie si ferma con il primo trattamento.

Il trattamento può essere applicato su ogni tipo di dente cariato e su ogni tipologia di paziente?

Il trattamento è a discrezione del dentista sui pazienti che presentano caratteristiche adeguate, soprattutto per le carie in superficie o iniziali.

Il trattamento all’ozono, inoltre, inibisce lo sviluppo futuro di carie secondaria sotto la nuova otturazione e riduce il pericolo di successivi dolori.

Nel caso invece di carie molto estese o di infiltrazioni cariose ai margini di vecchie otturazioni, l’ozono viene utilizzato per “sterilizzare” la sostanza cariata impedendo che la carie progredisca rendendo più agevole il trattamento ricostruttivo.

L’ozonoterapia risulta essere quindi non solo efficace, ma addirittura consigliabile per le sue modalità di cura dei pazienti. Evitare un intervento è già di per sé un sollievo, in più le caratteristiche indolore e senza effetti collaterali del trattamento con ozono ne fanno la scelta migliore per tutti i casi di carie.

I pazienti trattati, a discrezione del medico, dopo 1 - 3 mesi, vengono fatti tornare per un controllo durante il quale si procederà ad una nuova lettura dei valori di carica batterica e, qualora necessario, si procederà ad una nuova applicazione di ozono.

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Da questo momento in poi, tutti i pazienti trattati potranno sottoporsi ad applicazioni periodiche preventive, per allontanare concretamente la probabilità di ammalarsi nuovamente di carie.

Perché è particolarmente efficace contro la carie?

La carie è un processo patologico multifattoriale, il cui sviluppo richiede la presenza di carboidrati fermentabili, di batteri, di superfici di attacco, di proteine e di substrati per il nutrimento dei microbi.

Tutti questi formano le condizioni ambientali di nicchia acida, ANE (acid niche environment).

L’ozono è in grado di alterare l’ecologia di questo sito, grazie alla sua capacità di:

  • annientare in pochi secondi funghi, batteri e virus;
  • eliminare le proteine acide;
  • ristrutturare smalto e dentina.

È quindi di fondamentale importanza diagnosticarla precocemente.

Fino agli anni ’90, si riteneva che il processo carioso iniziasse dallo smalto, quindi dalla superficie del dente, e comportasse demineralizzazione e formazione di una cavità. Lo si considerava quindi facilmente diagnosticabile visivamente, con l’ausilio di sonda e radiografie.

Ma studi recenti, eseguiti sezionando centinaia di migliaia di denti estratti, hanno fatto sì che si affermasse un nuovo modello: la carie, nella grande maggioranza dei casi, inizia direttamente nella dentina, quindi dall’interno del dente, mentre lo smalto è apparentemente integro.

Si suppone che dei batteri riescano a penetrare nel dente attraverso fratture e microporosità dello smalto.

Tutto ciò rende molto difficile la diagnosi con i metodi tradizionali.

Comunque, sia negli adulti, sia nei bambini, quando è possibile, è utile valutare il pH salivare e, in caso di acidosi, prescrivere rimedi idonei a ristabilire l’equilibrio, uniti a consigli dietetici.

Bisogna infine tenere presente che ogni paziente ha un suo vissuto individuale e anche una semplice carie può celare dei conflitti e dare una chiave per interpretarli.